Causali e contrattazione nei contratti a tempo determinato

Come si ricorda il D.Lgs. 81/2015, introdusse per i contratti a termine, l’indicazione di causali stringenti, per favorire il contratto a tempo indeterminato.

Queste causali stringenti di fatto, son state utilizzate pochissime volte, tant’e’ che molte aziende preferiscono impiegare il lavoratore per i primi 12 mesi (senza causale), e cessare il rapporto, per poi assumere un nuovo dipendente.

Il cd. Sostegni-bis, DL 73/2021, introduce la possibilità di inserire una nuova causale per far in modo che i contratti a termine possano avere una durata totale di 24 e non 12 mesi; questa causale verrà specificata dai CCNL di categoria, e comunque devono verificarsi specifiche esigenze produttive individuate dalla contrattazione collettiva.

L’apposizione del termine, superiore a 12 mesi e fino a 24, potrà avvenire per assunzioni da fare entro il 30/09/2022.

Il limite temporale di applicazione della suddetta disciplina, si riferisce alla prima stipula dei contratti a tempo determinato di durata superiore a 12 mesi, e non alle proroghe o rinnovi.